Il primo Maggio si celebra in tutto il mondo la festa del lavoro e anche noi in Italia la celebriamo per ricordare l’ impegno sociale , le conquiste ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori . Affonda le sue radici nella seconda metà del l’ Ottocento quando, a seguito della seconda rivoluzione industriale, i lavoratori lasciarono le campagne in cerca di fortuna e si riversarono in massa nelle grandi città dove i lavoratori già lavoravano nelle fabbriche ma avevano condizioni di lavoro e di vita pessime e durissime : non avevano diritti, la giornata di lavoro poteva durare fino a 18 ore e mancavano le piú comuni norme di sicurezza. Comincia così un percorso di proteste , lotte e manifestazioni culminate anche in eventi tragici e la giornata del primo Maggio vuole celebrare quelle lotte che , attraverso i secoli ,i lavoratori hanno combattuto per vedere riconosciuti i propri diritti in termini di retribuzione , di sicurezza e di giustizia sociale . La storia delle rivendicazioni sociali è lunga e caratterizzata da tante battaglie .
L’episodio che ha ispirato la data nella quale, nella maggior parte dei Paesi del mondo , si celebra la festa del lavoro, avvenne negli Usa, a Chicago il 1° maggio del 1886. Quel giorno era stato indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti. Con esso, gli operai rivendicavano migliori e più umane condizioni di lavoro. La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò con una battaglia tra i lavoratori in sciopero e la polizia di Chicago: undici persone persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di Haymarket.
Tre anni dopo, il 20 luglio del 1889, a Parigi, durante il primo congresso della Seconda Internazionale, fu lanciata l’idea di una grande manifestazione per chiedere la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore. Nella scelta della data, si tenne conto proprio degli episodi di Chicago del 1886 e si decise di celebrare il lavoro e i lavoratori il Primo Maggio.
L’iniziativa divenne un simbolo delle rivendicazioni operaie, di lavoratori che in quegli anni lottavano per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori. Dal 1947 la Festa del lavoro divenne ufficialmente Festa nazionale italiana e attualmente il Primo Maggio è giorno di festa nazionale in molti Paesi: da Cuba alla Turchia, dal Brasile alla Cina e poi Russia, Messico e diversi Paesi dell’Unione europea. Curiosamente non lo è negli Stati Uniti, il Paese da cui, in un certo senso, tutto cominciò. Negli Usa si celebra una festa dei lavoratori il primo lunedì di Settembre. Il primo Maggio , oggi , offre numerosi spunti di approfondimento: dall’ esplicito riferimento al lavoro nell’ articolo 1 della nostra Costituzione , alle condizioni di semi schiavitù in cui versano milioni di lavoratori nel mondo , fino alla sostenibilità economica e sociale dei diritti acquisiti nel mondo occidentale. In particolare la Costituzione italiana riprende il tema del lavoro nell’ art.4 , uno dei principi fondamentali. In questo articolo viene riconosciuto il diritto- dovere di ciascun cittadino a “ Svolgere una attività o una funzione che concorre al progresso materiale e spirituale della società “ . Inoltre negli art.35, 36 e 37 il lavoro viene tutelato in tutte le sue forme e vengono elencati una serie di diritti che vanno dalla retribuzione sufficiente per garantire un’ esistenza libera e dignitosa fino a contemplare tutti gli altri diritti fondamentali del lavoratore .Nel corso degli anni tuttavia l’ applicazione di questi diritti costituzionali ha trovato non poche difficoltà e resistenze fino a quando nel nostro paese non si arriva nel 1970 all’ approvazione fondamentale dello Statuto dei lavoratori . Esso oltre ad essere una tappa importante per la tutela del lavoratore e della libertà sindacale , promuove le condizioni giuste per rendere effettivi i diritti garantiti dalla Costituzione .Anche l’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite, inoltre , dedica due obiettivi , l’ obiettivo 8 e l’ obiettivo 9 , al tema del lavoro e della buona occupazione e innovazione , ribadendo il principio che non ci può essere occupazione piena e produttiva senza un adeguato sviluppo e progresso sociale e umano .Il primo Maggio del 2024 vuole essere un primo maggio all’ insegna della pace , dell’ equità sociale, del lavoro stabile e di qualità , della sicurezza e della salute in tutti i luoghi di lavoro .Fare memoria di quello che è stato , ricordare , significa non dimenticare tutti i lavoratori del mondo che hanno lottato per ottenere condizioni di lavoro e di vita piú umane, per ottenere quei diritti universali contenuti nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’ uomo.
Paratore Anna 3°A
“ A.Paino” XI Istituto Comprensivo Gravitelli Paino