Il 21 marzo 2024 si celebra la “XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, una ricorrenza annuale che nasce nel 1996 dalla rete di associazioni antimafia “Libera”, presieduta da don Luigi Ciotti. La data scelta non è casuale, ma si tratta del primo giorno di primavera(21 marzo), ossia di un momento di rinascita e di speranza. Questa ricorrenza è stata riconosciuta dallo Stato italiano con una Legge approvata nel 2017 (Legge 8 Marzo 2017) e, durante questa giornata, si organizzano manifestazioni ed eventi soprattutto ad opera dei più giovani, sostenuti dalla Scuola e dalle Associazioni, tra cui spicca Libera: il suo impegno continua dal 1995, nel contrasto alla criminalità organizzata, per la promozione di una cultura della Legalità, attraverso il ricordo di quanto avvenuto alle vittime innocenti nel nostro territorio, in particolare, i gravissimi episodi accaduti a Capaci e a Palermo, in via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice, Giovanni Falcone, con la moglie e la scorta e, poco tempo dopo, il giudice Paolo Borsellino. Ma è importante ricordare come un valido contributo alla nascita di questa Giornata sia stato dato da Saveria Antiochia, madre di Roberto Antiochia, ucciso mentre era di scorta volontaria al commissario Ninni Cassarà e Carmela Montinaro, madre di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Falcone, le quali, dopo la morte dei rispettivi figli, si sono impegnate, sui media, nelle scuole e in politica, a denunciare e testimoniare per la lotta contro le mafie. La promozione della pace, della solidarietà e del rispetto dell’altro, la salvaguardia dell’Ambiente, la memoria di quanto finora accaduto a chi si è battuto per la giustizia, sono i temi più importanti dell’impegno attivo di questa valida associazione, che vengono scanditi durante questa Giornata. Sono tantissimi i “Percorsi di memoria”, i laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado, per sensibilizzare e favorire l’impegno e la consapevolezza di noi giovani, affinchè si possa costruire una società solidale e non violenta, in cui non predomini l’interesse del singolo sulla comunità. La Giornata inizia con l’avvio di un corteo iniziale, lungo circa tre chilometri, aperto dai familiari delle vittime, che reggono lo striscione di promozione della Giornata stessa, per le vie di Roma (città scelta per l’anno 2024), e vede un momento finale in cui vengono letti pubblicamente i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie. Attraverso il ricordo, questa Giornata è il mezzo attraverso cui si celebra il valore della Vita, che non deve essere strumento di potere alcuno, ma un bene da proteggere e salvaguardare.
Aurora Smedile, i.c. Paino-Gravitelli, classe 2A, plesso Passamonte